Più smart, più sostenibili e più convenienti: il car sharing e il car pooling sono soluzioni di mobilità alternativa sempre più diffuse tra aziende e dipendenti. Entrambe prevedono la condivisione di un’auto per raggiungere un determinato luogo, molto spesso quello di lavoro, con l’obiettivo principale di ridurre i costi di spostamento.
Malgrado ciò, presentano alcune sostanziali differenze. Scopriamo insieme che cosa sono il car sharing e il car pooling, analizzando le principali caratteristiche e i vantaggi di queste innovative forme di mobilità.
Car sharing: cos’è e come funziona
Per car sharing s’intende la condivisione di un’auto che non è di proprietà di chi la utilizza. L’auto in oggetto viene infatti data a noleggio per un periodo più o meno breve da parte di un’azienda, che può essere una società di noleggio o di car sharing. Quando le aziende ricorrono a questa forma di mobilità, si parla anche di corporate car sharing. In questo caso, le imprese si avvalgono di società terze che mettono a disposizione i veicoli a noleggio e, molto spesso, una piattaforma dove i dipendenti possono prenotare l’auto.
Car pooling: cos’è e come funziona
Quando parliamo di car pooling facciamo riferimento a quelle situazioni in cui un dipendente condivide la propria auto con altri colleghi per gli spostamenti da casa all’azienda o per le trasferte di lavoro. Si tratta di una mobilità condivisa molto ben organizzata: talvolta le aziende possono mettere a disposizione dei dipendenti dei software dedicati, forniti da società terze, dove possono trovare colleghi che abitano nelle vicinanze con cui condividere il tragitto.
Differenze tra car sharing e car pooling
La differenza sostanziale tra queste due soluzioni di mobilità è nella proprietà dell’auto. Nel car sharing l’auto condivisa viene messa a disposizione dall’azienda. Nel car pooling l’auto appartiene a un dipendente che sceglie di condividerla con altri colleghi per recarsi in azienda o andare in trasferta. In questo modo, condivide il tragitto e i relativi costi di spostamento.
Corporate car sharing: vantaggi per aziende e dipendenti
Possiamo comprendere come il car sharing aziendale implichi notevoli vantaggi per i dipendenti che possono risparmiare tempo prezioso e denaro per andare al lavoro grazie ad un’auto fornita dall’azienda. Ma perché è tra le soluzioni di sharing mobility preferite dalle aziende? Adottare un modello di corporate car sharing è il primo passo per ripensare la mobilità aziendale anche in ottica sostenibile. Condividere i veicoli significa infatti:
- ottimizzare e aumentare l’efficienza del parco auto, mettendo a disposizione dei collaboratori i veicoli della flotta anche nei momenti di mancato utilizzo. Grazie al car sharing è possibile incrementare la frequenza di utilizzo delle auto aziendali, garantendo al personale una facile mobilità in caso di trasferte, appuntamenti con clienti o fornitori, spostamenti tra le sedi, ecc.
- Diminuire i costi di trasferta dei dipendenti, con il vantaggio di non dovere pagare il costo del noleggio di una vettura per i piccoli spostamenti.
- Migliorare il welfare aziendale, ampliando i benefit aziendali a tutti i dipendenti, attirando così i migliori talenti e contribuendo ad un work-life balance positivo.
- Ridurre i ritardi e le assenze al lavoro, causate da disservizi nella mobilità pubblica.
- Liberare spazio nelle aree di parcheggio aziendali.
- Prendere decisioni che abbiano un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità.
- Incentivare la collaborazione e la socializzazione tra colleghi.
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